Questo Blog è anche un diario di tutti i partecipanti della Settimana della Salute Mentale. Siamo in tanti e ciascuno vive Màt a modo proprio. Ecco la presentazione dell’evento “senza fissa dimora e salute mentale” del Dr. Paolo Vistoli, psichiatra del DSM – DP di Modena.
“Servono Servizi, istituzioni, volontari un po’ “vagabondi” per gestire una richiesta d’intervento incerta, emessa da individui sempre più esclusi dall’ambito della cittadinanza ? Spesso individui senza fissa dimora e istituzioni/enti troppo rigidi nelle loro posizioni/dimore si distanziano reciprocamente in un gioco simmetrico che impedisce qualsiasi incontro evolutivo. Credo che la comunità (istituzioni, servizi, volontari etc) dovrebbe fornire a questi “irregolari”, “vagabondi” boe (zone notte, mense, punti ristoro igienico) dall’attracco non troppo rigido per incontrare i loro bisogni e le loro necessità. La Salute mentale può integrarsi con altre “boe” sociali per offrire, quando necessario, il suo contributo. Un intervento d’aiuto in questa direzione (nè materno, nè paternalistico, ma da fratello), richiede operatori affiancatori compagni di strada, orientati da supervisori capaci di sostenere nuovi progetti sul piano affettivo, sociale ed economico, agganciando e tessendo legami con ulteriori compagni di strada per chi pian piano, in tal modo, esce dall’emarginazione.”
Se ne parlerà il 21 ottobre alla Tenda, dalle 17.00, in Viale Monte Kosika a Modena, nel dibattito “Senza fissa dimora e Salute Mentale”
Introduzione alla XIV Edizione della Settimana della Salute Mentale
Secondo Margaret Mead la civiltà non inizia con l’uso di strumenti avanzati, quelli che caratterizzano il progresso tecnologico, ma con un gesto di cooperazione e compassione. La storia che utilizzava per spiegare questo concetto è quella del femore rotto e guarito...