Undicesima edizione (16 – 23 ottobre) della Settimana di salute mentale: dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali per combattere lo stigma. Spettacolo-anteprima il 17 settembre, nell’ambito del festivalfilosofia. Starace: “In Italia 1 persona su 4 ogni anno ha esperienza di un problema di salute mentale”
ROMA – Torna Màt, la Settimana della salute mentale: l’undicesima edizione è in programma a Modena dal 16 al 23 ottobre, con una visione che l’accomuna alle precedenti come un filo rosso: mettere in discussione la rigida separazione fra salute e malattia, “percontrastare stigma e pregiudiziche spesso colpiscono le persone che fanno un percorso all’interno dei servizi di salute mentale e le loro famiglie”. Nato da un’idea dell’Ausl di Modena e organizzato da Arci Modena, il festival in questi undici anni è riuscito a costruire un’importante rete di associazioni, enti e istituzioni che partecipano alla costruzione del programma, che quest’anno avrà oltre 100 eventi tra Modena e provincia, tra incontri, dibattiti, mostre, concerti, film, spettacoli teatrali, laboratori.
“A più di quarant’anni dalla Legge Basaglia è ancora aperto il problema di una corretta informazione per superare la discriminazione sul disagio mentale e favorire l’inclusione delle persone che ne soffrono. Nel nostro Paese una persona su quattro ogni anno ha esperienza di un problema di salute mentale – sottolinea Fabrizio Starace, psichiatra direttore del Festival e del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Azienda Ausl di Modena, nonché Componente del Consiglio Superiore di Sanità – Il tema è quindi quanto mai diffuso, riguarda forse ogni famiglia, direttamente o indirettamente ognuno di noi. Conoscerlo è l’unico modo per non lasciarsene intimorire e darsi la forza di includere nella nostra vita la fragilità. Perché non c’è salute senza salute mentale”.
Un’anteprima di Màt – che ribadisce proprio questi concetti – si tiene in occasione della giornata di apertura del festivalfilosofia, quest’anno dedicato alla “libertà”. I Chille de la balanza, storica compagnia del teatro di ricerca italiano diretta da Claudio Ascoli e che da molti anni ha residenza nell’ex-città manicomio di San Salvi a Firenze, hanno prodotto – in collaborazione con AUSL Modena – lo spettacolo “Il mondo è una unità. Si voglia o non si voglia”, in scena venerdì 17 settembre ore 21 in piazza Roma a Modena. Qui Antonio Gramsci e Franco Basaglia danno vita ad un singolare dialogo a distanza che, a partire dalle parole dal carcere, attraversa l’esperienza basagliana di superamento dei manicomi e di ritrovamento della centralità della Persona, arrivando ai nostri giorni, mentre siamo tra gridato distanziamento sociale e necessario distanziamento fisico. Un racconto sulla libertà e sulla necessità di capire che “il mondo è una unità”.