80 eventi in 11 Comuni per una Salute Mentale patrimonio di tutti
Convegni, dibattiti, film, presentazioni di libri, musica e spettacoli
Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Finale Emilia, Formigine, Mirandola, Pavullo nel Frignano, San Felice sul Panaro, Serramazzoni, Sassuolo
Una psichiatria senza coercizione e il ruolo fondamentale dell’empowerment dei pazienti e delle esperienze di promozione della salute mentale nella comunità sono i motivi principali della sesta edizione di Màt – Settimana della Salute Mentale, che si svolgerà dal 22 al 29 ottobre a Modena e negli altri distretti socio-sanitari della provincia.
Convegni tecnico-scientifici, eventi divulgativi e politico-sociali, presentazione di libri, proiezioni di film e spettacoli saranno l’occasione per promuovere i temi della salute mentale a tutta la cittadinanza.
L’apertura si svolgerà sabato 22 ottobre presso l’Aula Magna del Policlinico di Modena con il convegno “Per una psichiatria senza coercizione” che ospiterà le relazioni di Martin Zinkler, primario della Clinica di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica di Heidenheim in Germania, e del giurista Stefano Canestrari dell’Università di Bologna.
Il 24 ottobre si parlerà di Empowerment dei pazienti e di esperienza di promozione della Salute Mentale nella Comunità, con una giornata di formazione unica e innovativa nel suo genere: si racconteranno realtà di tutt’Italia, con interventi da “Robe da matti”, Torino; “Sentieri di libertà”, Sanluri, Sardegna; il “Festival della Salute Mentale” a Bari; “Impazzire si può” a Trieste; e la “Settimana della Salute Mentale” a Reggio Emilia.
Il 25 ottobre si apre con la sesta edizione del Convegno Nazionale “Le Parole ritrovate”, dal titolo “La cura si cura. Cura e reciprocità oltre il farmaco”: un importante appuntamento che nasce dalla rinnovata necessità di condividere, alla pari, esperienze, tra utenti, famigliari, cittadini, operatori sul superamento dell’approccio farmacologico e di recupero, appunto, del “fareassieme” e della co-responsabilità.
Il Settore Dipendenze Patologiche promuove a Vignola un evento che mette a confronto i diversi attori del sistema dei servizi al fine di ricercare il miglioramento delle forme di aiuto dirette a utenti e famigliari: “Come un’orchestra”.
Avrà luogo un convegno sull’emergenza migratoria, in cui si indagheranno i risultati di interventi individuali e gruppali EMDR con minori stranieri non accompagnati e con adulti richiedenti asilo politico e rifugiati nei contesti comunitari e clinici, che abbiano dunque subito eventi traumatici.
Il focus poi si sposta sulla salute degli anziani con disturbi comportamentali, nel pomeriggio sulla promozione della salute nello sport come benessere psicofisico alla Polisportiva Modena Est. Altro focus è il rapporto tra lavoro e salute mentale: stress da lavoro correlato, inserimenti lavorativi e diritto al lavoro per tutti.
Nei giorni seguenti il Settore Neuropsichiatria Infantile con l’associazione Aut Aut condivide aggiornamenti in tema di autismo, con la doppia valenza tra i percorsi della diagnosi precoce, l’autismo in età adulta e la continuità delle cure; mentre a Carpi si racconta “Quasi amici”, un progetto pilota di inclusione sociale tra ragazzi in età scolare e universitaria con particolare attenzione per soggetti con disabilità: 19 famiglie con figli disabili e 6 scout hanno creato 35 coppie o gruppi di potenziali amici.
Molti sono gli appuntamenti con le arti: quattro i film, con “Due giorni e una notte” dei pluripremiati fratelli Dardenne, “Healing voices”, documentario sui percorsi di recovery che esplora esperienze di psicosi atrraverso la narrazione dei protagonisti, alla presenza dei due produttori Will Hall e Oryx Cohen; “Padiglione 25”, che racconta l’autogestione rivoluzionaria, sostenuta da un gruppo di infermieri ispirati dalle idee e dalle pratiche di Franco Basaglia, di un reparto dell’Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà negli anni ’70; e “La pazza gioia” di Paolo Virzì, che ha fatto incetta di Nastri d’Argento (tra cui miglior film, miglior sceneggiatura, migliori attrici protagoniste).
Tanti anche gli scrittori coinvolti: come Massimo Cirri, che presenta “Un’altra parte del mondo”, la storia di Aldo, figlio di Palmiro Togliatti; Paola Bastianoni e Chiara Baiamonte con “Le famiglie omogenitoriali in Italia”, e “Due mamme due papà” di Alessandro Taurino; e Melita Cavallo con “Si fa presto a dire famiglia”. Infine, Laura Solieri e Luigi Ottani raccontano in “Argini Margini” con parole e fotografie Porta Aperta, luogo di accoglienza per persone senza fissa dimora.
Come di consueto ampio spazio al teatro con gli spettacoli e gli esiti di laboratori: con Gruppo l’Albatro a cura di Teatro dei Venti, Gruppo Fuali, Gruppo Tecnologie del Sè di Torino, Gruppo Utenti CSM Castelfranco Emilia, Gruppo Il Dirigibile di Forlì, Yellow Submarine del Sert di Modena, Tabù dell’Ausl di Imola, Gruppo del CSM di Vignola, Associazione Alice Modena.
Come ogni anno, c’è tanta musica, con Ologramma, Gappa, John Lennon Band, Rulli Frulli a Mirandola e il gran finale della Notte da Matti. Anche questa edizione vede rinnovato “InGrandiMenti”, concorso fotografico promosso da AITERP – Sezione Emilia-Romagna: per partecipare cliccare qui.
Media partner è Radio LiberaMente, progetto del Circolo Culturale Left – Vibra e Social Point.
Perché Màt è di tutti i cittadini, ogni anno di più.
Credits immagine: Officina Progetto Fotografia