di Radio Liberamente
È iniziata ufficialmente ieri presso la Fondazione Marco Biagi la V edizione della Settimana della Salute Mentale, per noi tutti, Màt.
Da subito è emerso che le quattro edizioni che l’hanno preceduta hanno contribuito a cambiare in maniera tangibile la percezione dei cittadini nei confronti della malattia mentale e a rendere Màt un evento sempre più atteso e partecipato dalla cittadinanza.
Ovviamente non devono essere soltanto parole quelle qui spese, ed il coinvolgimento, i lavori sulle criticità emerse devono proseguire oltre questi 7 giorni!
Se per il Direttore Fabrizio Starace in un processo di Recovery devono essere determinanti anche i fattori di competenza non clinica, la lotta all’esclusione sociale deve continuare ad essere perseguita; il dipartimento dal canto suo dovrà gestire al meglio le proprie risorse senza ricorrere, alle volte in maniera non troppo oculata, alle residenze ma piuttosto caldeggiando progetti innovativi e costruiti intorno alla persona come quello del budget di salute. L’obiettivo prioritario sarà quello di ottenere in salute mentale le stesse percentuali di recupero che troviamo nella disabilità fisica.
Secondo Stefan Priebe, Professore di Psichiatria Sociale e di Comunità dell’Università di Londra, la psichiatria è chiamata ad una missione politica, che riguarda non solo i professionisti del settore o chi viene toccato per via diretta o indiretta dalla malattia, ma l’intera collettività.
Esperienze come condizioni avverse durante l’infanzia, povertà, scarsa educazione, contesti di guerra o torture, disoccupazione e/o disuguaglianza sociale sono spesso causa dell’insorgenza di problemi psichici … ma non solo; di fatti povertà e disuguaglianze sociali giocano un ruolo fondamentale anche nell’aumento di morti per cancro o malattie cardiovascolari .. quindi la posta in gioco diventa interesse di una collettività sempre più allargata.
Alle volte si può pensare all’esistenza di poteri forti che vogliono e producono istituzionalizzazioni, pensiamo a uno studio di Penrose del 1939 dove a più posti letto in psichiatria corrisponderebbero meno detenuti, ponendo i due elementi in una relazione biunivoca … ci sarà pure qualcosa che possiamo fare noi come comunità esercitando diritti e doveri di cittadinanza.
Secondo Priebe, la grande forza del nostro paese sta nell’attivismo dei familiari(cosa che non si riscontra in paesi come Inghilterra o Germania) e la chiave di svolta potrebbe essere rendere loro ed utenti sempre più partecipi nella costruzione di servizi o riforme. Anche secondo il professor Angelo Barbato, Epidemiologo e Psichiatra dell’Istituto Mario Negri di Milano, la partecipazione è importante non solo dal punto di vista etico o clinico, ma anche da quello politico sociologico ed epidemiologico; se gli attori sociali devono aumentare lo devono fare anche i modelli di partecipazione coinvolgendo non solo esperti, ma anche cittadini che, oltre a prendere coscienza dei problemi sul territorio e a cercare possibili soluzioni, possano contribuire alla costruzione di progetti di prevenzione e facilitando così l’accesso a richieste d’aiuto. Inoltre ha sottolineato l’importanza di considerare le preferenze dei destinatari, strategie delineata dall’OMS, che diventano strumento e garanzia di equità ed efficacia.
Possiamo inoltre cogliere l’invito di Pietro Barbieri, Presidente del Forum Nazionale Terzo Settore, a stare “sul campo”, ad essere più protagonisti, a partecipare ai porcessi di mutamento sociale in forma collettiva richiamando inoltre un elemento che in questi prima giorni ritorna a più voci, ovvero che non si tratta di quantità di risorse disponibili ma di metodo, percorsi e obiettivi a lungo termine.
Naturalmente non sono mancate le voci dell’associazionismo: è intervenuta Tilde Arcaleni in veste di presidente del comitato Utenti Familiari Operatori (e rappresentante dell’Associazione Insieme a noi) e Alessandro Bettelli socio dell’Associazione Idee in Circolo, che ha fatto le veci del presidente Angelo Bagni purtroppo a casa ammalato.
Mattinata ricca di contenuti, stimoli riflessioni … che mettono al centro l’importanza di logiche di comunità, di partecipazione e di cittadinanza attiva richiamando al ruolo politico della psichiatria di cui ci ha parlato stamattina Priebe.
Vi auguriamo nuovamente un buon inizio settimana a tutti!
Ricordandoci che il filo rosso della settimana sarà la parola Dignità, semplice se vogliamo ma profondamente complessa se le si vuole dare il giusto valore e peso.
(Modena, 17 Ottobre 2015)
Le foto dell’articolo sono di OPF – Officina Progetto Fotografia
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Introduzione alla XIV Edizione della Settimana della Salute Mentale
Secondo Margaret Mead la civiltà non inizia con l’uso di strumenti avanzati, quelli che caratterizzano il progresso tecnologico, ma con un gesto di cooperazione e compassione. La storia che utilizzava per spiegare questo concetto è quella del femore rotto e guarito...