di Radio Liberamente
Ieri la nostra animattazione all’INCONTRO NAZIONALE: Le Parole Ritrovate dal titolo #ANGELOSARA’SEMPRESCHIZOFRENICO??!! Guarire dalla Guarigione.
Le Parole Ritrovate sono una sorta di palestra di cittadinanza, un luogo dove tutti (utenti, familiari, operatori, cittadini) possono prendere la parola, possono sentirsi liberi di raccontarsi. Sono, come sottolineava ieri il nostro Direttore Fabrizio Starace, una palestra di protagonismo, dove esercitare tutti il ruolo che abbiamo prima di tutto come cittadini.
Quella di ieri è stata la quinta edizione di Modena del Convegno “ Le Parole Ritrovate” organizzato dall’Associazione Idee in Circolo in collaborazione col Dipartimento di Salute Mentale, Insieme a noi, Social Point, Movimento Parole Ritrovate Nazionale, Circolo Culturale Left-Vibra e Consorzio di Solidarietà Sociale.
Quest’anno si è parlato di Guaribilità, termine che differenziandosi dalla Guarigione, porta con sé elementi di complessità che danno legittimità a percorsi assolutamente non lineari, qualcuno ieri parlava di cicli, diversi da persona a persona perché come diceva la nostra amica di Modena Luciana, “Siamo persone, non ci sono ricette magiche per tutti”.
Ieri le testimonianze, le storie delle persone hanno fatto da protagoniste: storie di vita, storie di guarigione, una guarigione possibile se la si assume da un’altra ottica; ogni esperienza porta a dei cambiamenti, lascia dei segni positivi, negativi, neutri che devono essere chiamati per nome, devono essere accolti, fatti propri, solo così si può iniziare un percorso di accettazione e di riappropriazione di sé; centrale è il volersi bene, imparare ad accettarsi come processo in divenire che caratterizza in maniera democratica tutti noi.
Ne è sortito un mosaico fato di storie, racconti, riflessioni quanto mai ricco e diversificato, da cui è emersa comunque l’idea che oltre ai diversi supporti esterni costituiti dai farmaci, dalla relazione di cura, dai progetti creati ad hoc per facilitare percorsi verso l’autonomia, resta fondamentale il desiderio e l’impegno soggettivo nel voler percorrere – ciascuno con i propri strumenti – strade di ripresa e di sempre maggiore integrità.
Si può dire che non esiste un modello finale di guarigione ma esistono diverse possibili traiettorie di guarigione che si nutrono dell’accettazione della propria storia e della consapevolezza delle proprie risorse.
Non si può parlare quindi di guarigione ma di guarigioni dove ognuno ha il suo percorso, fatto di alti e bassi, sfide vincite e rivincite personali, conquiste e traguardi raggiunti.
Importante la dose di speranza e motivazione in un viaggio che non sarà mai lineare (per fortuna, altrimenti che noia) che ha come primo obiettivo quello di raggiungere una vita soddisfacente, un proprio equilibrio personale.
Nello SGAGET Agenda2016 dell’Associazione Idee in Circolo abbiamo trovato una frase che ci è sembrata molto esplicativa nel descrivere l’approccio alla guarigione in salute mentale che è emerso oggi: “ La guarigione non implica che il danno prodotto dalla ferita esistenziale non sia mai esistito. Significa che quel danno non controlla più la nostra esistenza”.
Gli amici di Caserta ci dicevano che hanno tradotto il termine “Recovery” con “ripigliarsi”; ci è piaciuto molto e quindi diciamo RIPIGLIAMOCI, dove la dose di responsabilità, volontà individuale è fondamentale al fianco di operatori che non possono sottrarsi dall’avere speranza, fiducia: TUTTI CI DEVONO CREDERE!
Vi aspettiamo al Prossimo Incontro Nazionale de “Le Parole Ritrovate”!!!
(Modena, 21 Ottobre 2015)