Martedì 16 maggio in una sala Ulivi gremita inizia a prendere forma questa nuova edizione di Màt e di salute mentale si parla davvero, sia nelle proposte che vengono portate, sia tra una boccata di fumo e l’altra all’esterno della sala.
Le parole chiave pronunciate dal direttore Dr. Starace attorno a cui iniziare a costruire questa nuova edizione del festival sono partecipazione, solidarietà e lotta allo stigma che vengono articolati dai servizi del territorio in maniera originale ed autonoma.
Dalle proposte sono emersi come filoni di primaria importanza il lavoro, il disagio adolescenziale, il bisogno di restituire alla comunità il senso di un’esperienza pluriennale di condivisione e l’importanza dell’ auto mutuo aiuto come risposta alla sofferenza che solitamente rimane ad avvolgere il singolo come una bolla.
A proposito di lavoro il Consorzio di Solidarietà Sociale propone un evento sulla legge 14 che tutela l’inclusione lavorativa e sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità.
E’ emerso anche un problema della comunità intera legato alla disoccupazione e alle sue conseguenze: il Distress sarà oggetto di un appuntamento costruito assieme ai medici di base, figure che dovrebbero essere in grado di saper riconoscere i primi sintomi di un potenziale disagio crescente.
Le dipendenze patologiche in collaborazione con il distretto di Vignola propongono un momento di confronto sull’efficacia dei percorsi di cura rivolti agli adolescenti, a Pavullo invece ci si raffronterà con la modalità del “dialogo aperto” sul lavoro di rete che viene attuato intorno ai giovanissimi.
Anche Sassuolo, porterà avanti il filone legato all’adolescenza interrogandosi sui percorsi riabilitativi e di responsabilizzazione per quei minori che hanno commesso un reato.
Accanto agli eventi di carattere scientifico troverà posto anche un cineforum sul tema del disagio giovanile organizzato dal gruppo vignolese delle Parole Ritrovate in collaborazione con il circolo Arci Ribalta.
Interessante poi la proposta dell’associazione X fragile : presentare un libro rivolto alle insegnanti delle scuole primarie per spiegare la disabilità ai compagni di classe di un bambino disabile.
L’auto mutuo aiuto sarà protagonista di un evento interamente ad esso dedicato organizzato da Social Point nell’area nord, ma sarà anche possibile per i cittadini sperimentare in prima persona l’esperienza tramite gruppi a.m.a. aperti alla popolazione dietro proposta dalle Dipendenze patologiche (attualmente a Modena si contano più di 50 nuclei attivi).
Torna il tema della ludopatia, nello specifico nel comune di Fiorano modenese, dove avverrà un incontro con tutti quegli esercenti del distretto ceramico che non hanno acconsentito a installare slot machines nelle loro attività.
Si parlerà nuovamente di contenzione, argomento principe della scorsa edizione del festival, tramite una due giorni di incontri e dibattiti a Carpi in cui si confronteranno i membri del club “No Restraint” ovvero tutti quegli SPDC che hanno deciso di non praticare la contenzione. In questa occasione Màt ospiterà la dottoressa Lene Berring, ricercatrice danese che ha prodotto innovativi studi sulla de-escalation dai quali sono state estrapolate linee guida già utilizzate a livello nazionale.
Non mancheranno poi gli appuntamenti conviviali, sportivi, musicali, cinematografici e teatrali.
Il bando “meglio matti che corti” organizzato da Arci e Rosa Bianca raddoppia, triplica e quadruplica tanto da diventare un vero e proprio “Percorto”. Infatti oltre al concorso di corti cinematografici legati alla salute mentale, ci saranno una serie di proiezioni per tutto il mese di novembre di film aventi come tema il disagio psichico, precedute da chiacchierate con esperti del mondo filmico per discutere del rapporto tra cinema e salute mentale.
Radio LiberaMente fresca dell’esperienza di “Giving voice”,progetto improntato a dar voce a diverse realtà cittadine che spesso e volentieri si trovano ai margini della società, proporrà un evento dedicato alla radio come strumento (o sarebbe meglio dire bene?) di comunità.
Viene accolta con vivo entusiasmo l’idea di riproporre durante la giornata inaugurale la marcia pomeridiana che aveva animato e tinto di giallo le strade del centro di Modena, che a differenza dello scorso anno, sarà proprio l’incipit della settimana che ci condurrà verso l’evento scientifico inaugurale.
E mentre si fanno i nomi di chi potrebbero essere i testimonial di spicco di questa nuova edizione di Màt (c’è chi vorrebbe addirittura Vasco Rossi, che sarà protagonista indiscusso dell’estate modenese, chi Gianluca Nicoletti, che di certo presenzierà al festival con una proiezione speciale del suo ultimo lavoro cinematografico) tra gli applausi viene accolta la nuova responsabile della segreteria organizzativa e “salvatrice” della Settimana della Salute Mentale: Antonietta !
Introduzione alla XIV Edizione della Settimana della Salute Mentale
Secondo Margaret Mead la civiltà non inizia con l’uso di strumenti avanzati, quelli che caratterizzano il progresso tecnologico, ma con un gesto di cooperazione e compassione. La storia che utilizzava per spiegare questo concetto è quella del femore rotto e guarito...